giovedì 3 aprile 2008

Rinoplastica/ Rinosettoplastica

Prima/ dopo
RINOPLASTICA ESTETICA e/o di RINOSETTOPLASTICA

La Rinoplastica è un intervento chirurgico il cui proposito è quello di migliorare l’aspetto estetico del naso e quindi del volto. Il miglioramento si ottiene mediante la riduzione ed il rimodellamento dello scheletro cartilagineo ed osseo. Il grado di miglioramento varia da individuo ad individuo ed è influenzato dalla qualità della cute e dalle dimensioni dello scheletro sottostante.

Si parla di Rinoplastica di riduzione quando il difetto estetico del naso consiste in una “rinomegalia”, cioè in un naso troppo grande, con eventuale presenza di “gibbosità” (gobba) del dorso.

Si parla invece di Rinoplastica additiva quando il difetto estetico del naso consiste in una accentuata concavità del dorso del naso fino a configurare il quadro di “naso a sella”.

La Rinosettoplastica è invece quell’intervento chirurgico il cui proposito è quello di migliorare oltre che l’aspetto estetico, anche la componente funzionale del naso, cioè l’insufficienza respiratoria, dovuta ad una deviazione del setto nasale cui spesso si associa una ipertrofia dei turbinati.

Il candidato ideale all’intervento dovrà essere in buona salute, psicologicamente stabile e realistico nelle sue aspettative. Difatti è importante capire che la Rinoplastica potrà migliorare notevolmente l’aspetto, ma non permetterà necessariamente di conseguire il risultato ideale desiderato.

L’intervento si esegue in sala operatoria e può essere eseguito in anestesia generale (con intubazione oro-tracheale),con ricovero di almeno una notte; o in neuroleptoanalgesia, quando il difetto chirurgico da correggere è limitato (ad es. piccoli gibbi, punta del naso), che consiste nella somministrazione endovenosa di farmaci che inducono uno stato di rilassamento mentale e di calma, in aggiunta a dell’anestetico locale.

Quest’ultima consente di eseguire l’intervento in regime di Day-Hospital,con il paziente sveglio, ma sempre supportato dalla presenza di un anestesista.

Le incisioni sono praticate all’interno del naso, nel vestibolo. Alcune volte viene invece incisa la cute della columella (quella piccola porzione di cute che divide le narici)

La gobba, se presente, viene rimossa e le ossa nasali vengono fratturate alla base per poter essere avvicinate e ricostruire così il dorso del naso.Vengono poi ridotte e rimodellate le cartilagini alari e triangolari per il rimodellamento della punta.

In casi selezionati, di naso con dorso incavato o per migliorarne l’estetica del dorso, si effettua un autoinnesto osseo con prelievo ulnare.

Quando poi, oltre alla componente estetica, bisogna migliorare la funzionalità respiratoria, si pratica la correzione della deviazione del setto nasale (settoplastica) e la riduzione dei turbinati (turbinectomia). Questo intervento viene eseguito attraverso le stesse incisioni praticate per la correzione estetica del naso e può costituire l’unico e singolo atto operatorio in caso di intervento di sola correzione della funzionalità respiratoria.

La durata dell’intervento varia in funzione delle correzioni da apportare:da 40 minuti fino a due ore circa.

Dopo l’intervento verrà posizionata una “mascherina” gessata o in plastica sul naso, che verrà rimossa dopo 7 giorni circa e dei tamponi nelle narici (in materiale speciale che non provocano dolore alla rimozione) che verranno rimossi dopo 2-3 giorni (in relazione al lavoro effettuato). Vi potranno essere delle ecchimosi ed un indolenzimento diffuso,che però si attenueranno nell’arco di una settimana, grazie anche alla terapia di supporto. Dopo l’intervento è del tutto normale una perdita di secrezione siero-ematica (potrebbe sembrare sangue) attraverso i tamponi, per almeno 24 ore.

è anche normale una dolenza diffusa, bruciore, gonfiore e perdita di sensibilità per alcuni giorni, così come la possibilità di vomito ematico (il sangue ingerito durante l’intervento,viene vomitato). Le eventuali piccole cicatrici che residueranno dopo questo intervento, si renderanno meno evidenti con il tempo fino quasi a scomparire.

Le possibili complicanze che possono verificarsi durante l’intervento sono di due tipi: quelle legate all’anestesia e quelle legate all’intervento. Le prime possono essere anche gravi, ma sono rare nelle persone in buone condizioni generali.

Le complicanze legate all’intervento sono anch’esse rare e possono essere rappresentate da: ematoma, infezione, sanguinamento prolungato, insufficienza cardio-circolatoria per eccessiva perdita di sangue e fluidi, che potrebbero rendere necessaria una emotrasfusione. Il rischio di complicanze aumenta nei pazienti diabetici, cardiopatici e con problemi polmonari. Tra le altre possibili complicanze vi potrebbe essere una guarigione anomala delle strutture ossee e cartilaginee con asimmetria della piramide e della punta nasale; eventuali presenze di speroncini ossei lungo i margini di frattura; dislocazione dell’eventuale innesto osseo e/o suo rimaneggiamento (riduzione).

Alcune di queste complicanze, anche se raramente, potrebbero rendere necessario un ritocco della punta, del dorso o del setto del naso, anche chirurgicamente, qualora il risultato non fosse soddisfacente. Nel caso infatti di importanti deviazioni della piramide e/o del setto nasale, è possibile che l’intervento non garantisca una perfetta correzione del difetto.

PRIMA DELL’INTERVENTO :

  1. E’ opportuno non programmare l’intervento per l’epoca del flusso mestruale, anche se tale condizione può non essere preclusiva dello stesso.

  2. Informare il chirurgo di qualsiasi eventuale trattamento con farmaci (soprattutto Cortisonici, Contraccettivi, Antipertensivi, Cardioattivi, Anticoagulanti, Ipoglicemizzanti, Antibiotici, Tranquillanti, Sonniferi, Eccitanti, ecc.

  3. Sospendere l’assunzione di medicinali contenenti acido acetilsalicilico (ad es.Aspirina, Vivin C, Bufferin, Ascriptin, Cemrit, ecc.) almeno dieci giorni prima dell’intervento.

  4. Almeno una settimana prima dell’intervento ridurre il fumo a non più di 1 sigaretta al dì.

  5. Segnalare immediatamente l’insorgenza di raffreddore, mal di gola, febbre, tosse, malattie varie.

  6. Organizzare per il periodo postoperatorio, la presenza di un accompagnatore.

ALLA VIGILIA DELL’INTERVENTO:

  1. Praticare un accurato bagno di pulizia; rimuovere lo smalto dalle unghie e dei piedi.

  2. Non assumere cibi né bevande, a partire dalla mezzanotte del giorno che precede l’intervento.

IL GIORNO DELL’INTERVENTO:

  1. Mantenere rigorosamente il digiuno (non mangiare né bere).

  2. Indossare solo indumenti molto comodi e munirsi di biancheria di ricambio.

DOPO L’INTERVENTO:

  1. Per almeno 7 giorni, fino alla rimozione della mascherina, ridurre o eliminare il fumo per evitare i colpi di tosse con relativo dolore e possibili sanguinamenti e non soffiarsi il naso.

  2. Per almeno una settimana non guidare l’automobile e mantenersi a riposo a casa .

  3. E’ possibile praticare un bagno di pulizia 3-4 giorni dopo l’intervento, con acqua non eccessivamente calda. I capelli possono essere lavati evitando di bagnare la mascherina ed asciugati con aria tiepida.

  4. Camminare fin dalla prima giornata postoperatoria; eventuali attività sportive potranno essere riprese dopo circa 15 giorni, purchè non espongano a rischi di trauma il naso, anche modesto.

  5. Evitare per un mese l’uso di occhiali, anche leggeri.

  6. Evitare l’esposizione diretta ai raggi solari o al calore intenso (ad es. saune, lampade UVA) per almeno un mese dopo l’intervento.

  7. Evitare per almeno due mesi il rischio di traumi (prendere in braccio bambini, giocare con animali di grossa taglia, alzarsi di notte senza accendere la luce,frequentare luoghi affollati, indossare maglioni a collo stretto, ecc.).

  8. Dormire con almeno 2 cuscini per ameno 3 giorni, per ridurre le ecchimosi.


1 commento:

Giulia ha detto...
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